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Eventi del giorno
"Personaggi", la personale di Linde Burkhardt a Salerno prorogata fino al 5 aprile 2015
Luogo: Pinacoteca Provinciale di Salerno, Via Mercanti 63. Salerno
Evento dal 13-12-2014
al 05-04-2015
INVITO

L’Associazione Culturale ATREDEA, con il patrocinio della Provincia di Salerno, presenta al suo secondo appuntamento, sabato 13 dicembre, la personale dell’artista e designer Linde Burkhardt. Alle ore 10.00, la presentazione della mostra presso l’Aula Consiliare della Provincia di Salerno, mentre alle ore 12.00 il vernissage presso la Pinacoteca Provinciale. Intervengono Giuseppe Canfora, presidente della Provincia di Salerno, Diego Granese, presidente Associazione Culturale “ATREDEA”, Barbara Cussino, responsabile del settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno. Relazione di Fulvio Irace, storico dell’Architettura e ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano.

La mostra. Linde Burkhardt presenta “Personaggi”, un dialogo re-interpretativo tra la cultura mitologica e il contemporaneo, nella percezione del “femminile”. Nell’arte della ceramica e della pittura vascolare della Grecia antica, la donna è stata sempre rappresentata come ancella e serva degli uomini, chiusa dentro lo spazio curvilineo della terracotta, soggetta alla legge degli dei, del tempo e dello spazio. Linde Burkhardt compone un viaggio rivoluzionario che ribalta tale concezione. Tre sale della pinacoteca provinciale salernitana diventano i capitoli di un racconto visivo: si parte dalla liberazione delle figure femminili dipinte su vasi di ispirazione classica, per poi passare alla loro conquista di uno spazio autonomo e tridimensionale fuori dal vasellame e iniziare una vita spinta da un atto di emancipazione comune.

A presentare l’artista, il presidente dell’associazione Atredea, Diego Granese: “Portare l’opera di Linde nella mia terra del Sud Italia ove la cultura Greca, Romana, Bizantina, Aragonese, sono da sempre di casa, ove Pompei, Ercolano, Paestum, Velia e numerosi altri siti storici ed archeologici sono i luoghi del Nostro vivere quotidiano, ove il respiro, l’arte, il ‘fare’ degli antichi popoli è sempre presente, era per me un dovere oltre che un grande piacere. La mia Terra non poteva non ricevere questo giusto messaggio creativo e di grande modernizzazione. Possiamo affermare – continua Granese – che l’egregia opera di Linde è stata generatrice del giusto ‘nuovo fare’. Linde e le sue donzelle, cantando e danzando, hanno tracciato nuovi percorsi che quotidianamente tutti Noi dovremo intraprendere per la giusta rinascita della cara ed amata Italia”.

Protagonista della mostra, narrata per immagini e sculture, è un gruppo di fanciulle realizzate in alluminio fuso e patinato, decise a lasciare il luogo natale, i vasi greci antichi, per fare esperienza del mondo: così, abbandonano la terracotta e iniziano a danzare, giocare, tra gli spettatori. Queste giovani donne che furono dipinte su famosi vasi greci del VI e del V secolo a.C., oggi ospitati in distinti Musei (Atene, Roma, Cracovia, Monaco, Cambridge e Berlino), nella rappresentazione della Burkhardt non sono più mute figure, ma creature vive, tridimensionali, contemporanee. L’artista domina diversi materiali come l’acciaio, l’alluminio, l’argento, la ceramica, il legno, il vetro e li utilizza per creare le fanciulle liberate e le loro nuove dimore, versando nella produzione scultorea (e parallelamente nel design di oggetti d’uso) i frutti della consolidata dimestichezza col colore, la forma, la pittura, il disegno. Il primo luogo nel quale la Burkhardt cala le fanciulle desiderose di conoscenza è la spiaggia dell’isola dei Feaci, sulla quale Ulisse naufrago, ancora immerso nel sonno profondo nel quale era caduto, viene risvegliato dal grido di una delle ancelle. Nella seconda ambientazione, con un balzo che le porta in epoca moderna, esse, libere da precedenti letterari, e quindi prive d’ogni quadro d’azione già segnato, vengono attratte dalla serie dei bei vasi trasparenti, di vetro, che Linde ha preparato per loro. L’artista berlinese mette assieme un racconto in cui si integrano temi storici, antropologici, sociologici e narrativi, dove gli oggetti creati riguardano il design, le arti applicate, l’arte pura. Burkhardt trasforma le rappresentazioni figurative da semplici illustrazioni di un testo preesistente in originali poesie per immagini e le traspone dallo spazio della raffigurazione allo spazio esperienziale dello spettatore. La Burkhardt finisce per parlare non solo di emancipazione femminile, ma allarga la discussione all’uomo contemporaneo, come chiarisce nella sua nota critica il prof. Mario Mello (Università degli Studi di Salerno): “La strada che Linde ha aperto a queste antiche creature, fatte sue, verso i luoghi desiderati dallo spirito, mi par chiaro, non può valere solo per esse: è una strada che è stata aperta anche per noi. Anche noi, oggi, ispirandoci a Linde, se lo vogliamo, possiamo distaccarci dalle scrivanie e dagli uffici per attraversare il tempo e lo spazio, alla ricerca di ciò che più sentiamo vivo nell’animo”.

L’artista. Dopo una formazione iniziale come pedagogista, Linde Burkhardt inizia a studiare arte alla Scuola di Arti Applicate di Zurigo, proseguendo poi alla Scuola superiore delle arti di Berlino per concludere la sua formazione artistica alla Hochschule der Künste di Amburgo. Negli stessi anni frequenta gli atelier di alcuni pittori aderenti alla pop-art come Philip e Tilson, del pittore costruttivista Mavignier e i corsi di Joseph Beuys. Conclude i propri studi come borsista di Storia dell’arte presso il Warburg Institute di Londra. Tra il 1962 e il 1972 partecipa a personali e collettive. Individuato come tema portante di ricerca l’integrazione dell’arte nel contesto sociale, si dedica in seguito alla pratica artistica al servizio della collettività nell’ambiente urbano. L’impulso a indagare in presa diretta le pratiche di appropriazione dello spazio urbano come luogo di espressione artistica la spinge a fondare nel 1968, con il marito e architetto François Burkhardt, il gruppo Urbanes Design, con il quale progetta piazze, aree di gioco e strutture per l’infanzia integrate nell’architettura. Dal 1975 al 1984, Linde Burkhardt è collaboratrice culturale di radio RIAS Berlin. Dal 1976 al 2002 è docente presso l’Università di Bielefeld, in Germania, dove tiene un corso propedeutico al Design e seminari. In questa occasione mette a frutto la sua multiforme esperienza professionale e artistica, nei campi della pedagogia, della cultura generale, dell’arte e della land art, dell’architettura, dell’artigianato e del design. Incoraggiata da Ettore Sottsass, Linde Burkhardt inizia negli anni Novanta la carriera di designer di prodotto, ideando tappeti per Toulemonde-Bochart e proseguendo con ceramiche e tappeti per Driade, oggetti in ceramica e acciaio per Alessi, moquette per Vorwerk, piastrelle per pavimenti in ceramica per Fornace della Cava, oggetti quotidiani in ceramica per il Consorzio Ceramisti di Cava de’Tirreni, vetri per Cleto Munari, gioielli per Arnolfo di Cambio e Vincenzo Oste.

Atredea. L’Associazione Culturale ATREDEA è nata nel 2014, con lo scopo di promuovere e di generare nuove sinergie attraverso le varie forme della creatività quali l’Architettura, l’Arte, l’Artigianato, il Design, il tutto nel pieno rispetto dell’Ambiente.

Per maggiori informazioni: Atredea: Tel. 089/331979 | info@atredea.it; Comunicazione Unis@und web radio Ateneo di Salerno: webradio@unisa.it | Tel: 089 96 9194 - Davide Speranza cel. 3397263428 | davidespes@libero.it


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