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A Salerno la due giorni della Gerbera Gialla. Villani: "Un percorso di memoria e solidarietà per sconfiggere il cancro della malavita"
lun 05 mag, 2008

Giornate della Gerbera Gialla"...Da qui, oggi dunque, avvertiamo tutti il dovere innanzitutto della solidarietà. Solidarietà con i feriti e i morti. Solidarietà con la magistratura inquirente. Solidarietà con le centinaia di migliaia di cittadini italiani che ogni giorno avvertono sulla propria pelle il morso di una criminalità che, purtroppo, sta vivendo una recrudescenza di infame ostilità nei confronti della gente, del meridione. Forse le mie parole sono troppo crude, ma il nostro Gennaro Musella ventisei anni fa cadde morto colpito dalla stessa mano.

Ventisei anni dopo, ricordarlo significa dirci che una guerra è ancora in atto. Che una guerra ancora miete vittime. Che una guerra ancora tiene in ostaggio la Calabria e ampie parti del nostro meridione.

Un percorso di memoria pubblica e di coscienza collettiva quello che, giustamente, oggi siamo qua a celebrare- si compie in primo luogo nella solidarietà, come ho detto, in secondo luogo nella denuncia, che deve essere puntuale e non reticente. Se ventisei anni dopo il sacrificio dellingegner  Gennaro Musella siamo ancora coinvolti in questa guerra, è perchè la legge non è ancora stata in grado di vincere. E di questo tutti noi, qualunque posto si occupi allinterno delle istituzioni, dobbiamo, con franchezza, chiedere scusa.

Sarebbero vane le scuse, però, se non fossimo convinti, come siamo, come sono, che  è da istituzioni consapevoli, attente ed appassionate che si trarranno gli elementi affinché la società meridionale sappia liberarsi, definitivamente, di questo cancro che è la criminalità organizzata.

Testimone di questa giornata è, fra gli altri, Elisabetta Caponnetto, che col suo nome ricorda una stagione straordinaria dellimpegno civile dello Stato, e se permettete, soprattutto, di uomini del Sud che servivano lo Stato, che hanno dato la vita per proteggere tutti noi da questo terribile male che affligge la nostra terra da secoli.

È dai servitori dello stato come Pietro Grasso che ogni giorno dobbiamo risentirci vivi per far fronte a un nemico la cui pericolosità non finiremo mai di sottolineare.

Abbiamo avvertito, come Provincia di Salerno, un dovere imprescindibile: contribuire alla formazione dei nuovi cittadini. Abbiamo investito sui nostri ragazzi e sulle scuole. Abbiamo dedicato a questo progetto risorse, attenzioni e un investimento impregnato di coerenza civile. Insomma, ci abbiamo creduto.

Nuovi cittadini per un nuovo futuro, quello che ha messo le radici ventisei anni fa e che vive nella memoria di ciascuno di noi. Il germoglio di un fiore.

Spetta a noi che questa gerbera continui a fiorire. E il nostro compito. E il dovere che questa comunità che qui oggi è raccolta mi ha affidato".

Salerno, 3 maggio 2008

Angelo Villani
Presidente della Provincia di Salerno

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