In Cina, si sperimenta un tratto di autostrada lungo 1 km che produce energia elettrica, grazie a pannelli solari fotovoltaici installati al posto dell’asfalto.
Per ricaricare le auto elettriche, si è deciso di ricoprire di pannelli solari il tratto stradale, in modo che producano energia e possano trasferirla ai veicoli elettrici.
Questi pannelli solari hanno uno strato protettivo trasparente in superficie, con caratteristiche simili a quelle dell’asfalto. Chi è al volante nota la differenza del fondo stradale alla vista, ma non rileva particolari differenze mentre guida.
I pannelli sono stati installati in parallelo lungo due corsie della strada e ci passano sopra ogni giorno circa 45mila veicoli. 10 anni di ricerca sono stati necessari per sviluppare questo sistema e testarlo, prima che venisse installato sull’autostrada. L’energia prodotta è sufficiente per alimentare i lampioni lungo il percorso e per dare corrente elettrica a 800 abitazioni.
La nuova soluzione è uno dei punti del piano “Made in China 2025” del governo cinese. L’obiettivo è di concentrare l’offerta industriale soprattutto su tecnologie legate alle energie rinnovabili e all’automazione.
L’esperimento è ancora agli inizi. L’idea è di estenderne le funzionalità, usando la strada come un’infrastruttura per spostarsi, ma anche per trasferire dati ed energia.
Lo strato superficiale che ricopre i pannelli solari è predisposto per la ricarica senza fili delle batterie, con un sistema paragonabile a quello dei caricabatterie wireless per gli smartphone.
Ed è dotato di sensori per monitorare la temperatura della strada, la frequenza di passaggio dei veicoli e il carico dei mezzi in circolazione. Un sistema di riscaldamento elettrico si attiva nel caso di gelate e nevicate, lasciando la strada pulita.
Non essendo una tecnologia ancora diffusa, il prezzo è ancora alto e intorno ai 7mila yuan (900 euro) al metro quadrato.
Il prezzo intorno ai 3mila yuan (390 euro) dovrebbe rendere sostenibile l’iniziativa, attraverso una produzione di massa dei pannelli solari.
La costruzione del chilometro sperimentale ha richiesto poco meno di due mesi e i pannelli sono in funzione dallo scorso dicembre.