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È guerra all'uso degli smartphone alla guida

PORDENONE - Il procuratore Raffaele Tito ha emanato la direttiva n° 4414 del 26 giugno 2018 in cui, per tutti i dispositivi elettronici - smartphone, tablet, navigatori satellitari (fissi o mobili) computer di bordo -, sarà possibile il sequestro in caso di incidente con morti o feriti gravi.

Effettuando il sequestro sul luogo dell’incidente, gli agenti dovranno informare il guidatore che può farsi assistere dal legale o da una persona di fiducia. 

L’iniziativa ha come obiettivo quello di mettere le Forze dell’Ordine nelle condizioni di accertare se l’incidente sia stato causato dalla distrazione e se sia stata determinata dall’invio di messaggi sms o dall’uso di servizi di messaggistica istantanea. 

I messaggi di WhatsApp e gli sms conservati nella memoria di un telefonino hanno natura giuridica di documenti.

Si potrà controllare se la distrazione sia stata causata dalla navigazione in rete, dalla consultazione o dalla pubblicazione di foto, video e post sui social network. 

L’iniziativa del Friuli Venezia Giulia arriva dopo quella di altre Procure, come a Torino e Roma, che avevano già dato disposizioni su questo tema. 

E ora, anche nella provincia di Pordenone, gli inquirenti che interverranno dopo incidenti stradali gravi potranno sequestrare tutti i dispositivi elettronici presenti all’interno dei mezzi coinvolti.

Nei primi dieci mesi del 2017, le multe per guida mentre si usava uno smartphone sono aumentate del 9,7 per cento rispetto al 2016, 

mentre quelle per eccesso di velocità o guida senza casco sono calate del 16,6 e 19,5 per cento.

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Il provvedimento di Pordenone segue una riunione convocata dal procuratore generale di Trieste, Dario Grohmann, fra tutti i procuratori dei quattro distretti. Riunione da cui è emersa la necessità di impartire delle linee guida condivise per poi emanare altrettante direttive (una per provincia) indirizzare a chi, al volante,fa uso inappropriato della tecnologia. 

Il tema della sicurezza stradale merita strumenti adeguati.

Era stato il compartimento della Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia a sottoporre al procuratore generale Grohmann la problematica dei dispositivi elettronici in caso di incidenti stradali gravi.

È indispensabile fare altri passi per contrastare la distrazione alla guida. 

Ricordando ai giovani quali siano i rischi. E puntando sulla prevenzione con campagne d’informazione sulla sicurezza stradale che facciano capire l’estrema pericolosità di questo comportamento.

La Provincia di Salerno, attenta all’impellenza del tema della sicurezza stradale, ha lanciato ufficialmente a maggio 2017 la campagna di sensibilizzazione ‘Per le strade della vita’ mirata ad assicurare una maturazione culturale delle comunità del vasto territorio provinciale.

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