Secondo i dati ISTAT per il 2017, in Italia si registra un aumento del tasso di mortalità stradale,
che passa da 54,2 a 55,8 morti per milione di abitanti rispetto al 2016.
Si torna, quindi, ai livelli del 2015.
Cosa c’è alla base di questi incidenti? Quali le cause principali?
Ciò che emerge dai dati ISTAT è che gli incidenti stradali siano causati in massima parte da comportamenti errati di guida:
- distrazione (35.761),
- mancato rispetto delle regole di precedenza
- mancato rispetto del semaforo (32.362)
- velocità troppo elevata (23.087).
Tra le altre cause più rilevanti, si aggiungono:
-mancanza della distanza di sicurezza (21.463 casi),
-manovre irregolari (15.932),
-comportamento scorretto del pedone (7.204),
che rappresentano rispettivamente il 9,6%, il 7,1% e il 3,2% delle cause di incidente.
Più in particolare, la principale causa di incidente sulle strade urbane è:
-mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (17,1%),
mentre sulle strade extraurbane è:
-guida distratta o andamento indeciso (pari al 20,1%),
-guida a velocità elevata (14,6%),
-mancata distanza di sicurezza (14,6%).
Secondo il rapporto sui sinistri nel 2017, si sono verificati in Italia 174.933 casi con lesioni a persone contro i 175.791 del 2016, mentre le vittime sono state 3.378 e i feriti 246.750.
Il bilancio è, di fatto, di meno incidenti stradali ma di vittime in aumento.
Il numero dei morti è aumentato del 2,9% rispetto all’anno precedente ma, rispetto al 2010, si segna una riduzione del 17,9%.
IL RUOLO DELLE FORZE DELL’ORDINE
I controlli effettuati da tutti gli organi di rilevazione hanno permesso, grazie alla rilevanza degli elementi raccolti, di accertare le circostanze alla base di questa importante ricerca sugli incidenti stradali con lesioni a persone.