1978-2018 Sono trascorsi già quarant’anni da quando la Mercedes-Benz e la Bosch presentarono sul mercato l’ABS,
il primo sistema anti-bloccaggio dei freni nel mondo.
Fu reso disponibile come optional sulla Classe S al costo di 2.217,60 marchi.
La sua presentazione, avvenuta il 22 agosto 1978, fu quella di un sistema antibloccaggio dei freni che
“usa un computer per monitorare la velocità di rotazione di ogni ruota durante la frenata. Se questa velocità cala troppo in fretta e le ruote rischiano di bloccarsi, il computer riduce autonomamente la pressione di frenata. La ruota riprende velocità e poi viene frenata di nuovo. Il processo viene ripetuto diverse volte al secondo”.
Questo dispositivo di sicurezza,
che è oggi di serie sulle auto e per i più giovani appare scontato,
ha fatto la sua prima apparizione sul mercato italiano delle automobili nel 1984, in alcune versioni della Lancia Thema.
Nel 1989, Bosch presentò il primo sistema Abs relativamente compatto e leggero, che si diffuse sulle auto dei segmenti inferiori.
È stato indispensabile abituarsi a questo nuovo sistema per la frenata, che lavorava in maniera indipendente dal volere del guidatore.
Al volante, occorreva esercitare una forza frenante sul pedale del freno, senza preoccuparsi di bloccaggi e senza sollevare il piede. Ma, all’inizio, capitava che le pulsazioni sul pedale provocassero il rilascio del pedale
da parte del guidatore, perché aveva la sensazione di una rottura imminente.
Presto è apparso chiaro che l’ABS fosse l’unico sistema per continuare ad avere direzionalità anche in situazioni di emergenza, evitando il bloccaggio delle ruote.
E da quarant’anni ci accompagna.
[1978 - macchina bianca dotata di ABS, capace di mantenere la direzionalità, rispetto a quella senza ABS