La Corte di Cassazione – nel respingere il ricorso di un automobilista multato - ha stabilito (ordinanza n. 20230-18) che le cinture di sicurezza siano obbligatorie, non solo durante la normale marcia, ma anche nelle brevi soste, quando si è in coda.
Il Codice della Strada impone l’uso delle cinture di sicurezza pena la sanzione. E’ un dispositivo obbligatorio in tutti i posti, sulle autovetture, minicar, autocarri.
L’art. 172 impone l’obbligo dell’uso della cintura di sicurezza al conducente e ai passeggeri, in qualsiasi situazione di marcia.
Se il minore non indossa la cintura, ne risponde il conducente. I casi di esclusione dall’obbligo per ragioni mediche devono essere certificati.
La Cassazione ha respinto il ricorso di un automobilista contro la sentenza del Tribunale di La Spezia che aveva confermato la multa a suo carico per il mancato uso della cinture di sicurezza durante la guida.
Lo stesso automobilista aveva dichiarato di essere in coda lungo la direttrice di marcia e di non indossare la cintura di sicurezza perché il veicolo si trovava in situazione di staticità.
Ma, il Tribunale ha escluso che il veicolo potesse essere considerato in condizione statica, anche se fermo nel traffico, e ha rilevato che le cinture di sicurezza debbano essere obbligatoriamente utilizzate anche durante brevi soste, nell'ambito di una coda di veicoli, essendo funzionali a prevenire il rischio di tamponamento, che potrebbe avvenire anche con il rallentamento di marcia.
La Cassazione precisa che la condizione di stasi o di moto nel veicolo, accertata nel verbale, non può costituire oggetto di rivalutazione, ma può essere posta in discussione solo attraverso la querela di falso.
Questo caso fa chiarezza su un argomento ancora controverso.
Di fatto, l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sussiste sempre, quando si è al volante, sia durante la marcia che nelle brevi soste dovute al traffico.