Nei Paesi europei, appare evidente che le motorizzazioni tradizionali siano destinate a sparire.
Stiamo assistendo al declino progressivo dei motori a gasolio, che già dal 2015 al 2017 ha registrato un calo della quota di mercato dal 52% al 45%.
Ne beneficiano i modelli a benzina e stanno iniziando a profittarne anche le auto elettriche e le ibride plug-in.
Il gasolio verrà utilizzato solo per determinate tipologie di veicoli a partire dal 2030.
L’elettrico è il settore che sarà la soluzione ad ogni problema di emissione, consumo e inquinamento.
Entro il 2025 le immatricolazioni vedranno un’auto nuova elettrica su 5.
Le case automobilistiche stanno investendo parecchio su questa nuova tecnologia di alimentazione.
Si va verso una crescita del mercato globale pari al 2.2% annuo entro il 2025,
soprattutto grazie alla Cina, che già oggi registra una crescita del 4% annuale.
Nel 2025 il 20% delle nuove auto saranno veicoli elettrici e ibridi plug-in.
Sostituiranno gradualmente le tradizionali alimentazioni a benzina e diesel.
Le case costruttrici investono sempre più sull’elettrico e si prevede la produzione di 200 nuovi modelli nei prossimi tre anni.
E proprio a causa delle nuove limitazioni alla circolazione dei diesel, le Case riducono la produzione di questa tipologia di veicoli e anche i relativi investimenti.
Ma cosa occorre per la gestione del nuovo settore elettrico?
All’industria automobilistica del settore elettrico servono investimenti pari a 255 miliardi di dollari nei prossimi 8 anni in tutto il mondo, pari a 10 volte di quanto è stato fatto in questi ultimi 8 anni.
Il 72% arriverà direttamente dai costruttori globali,
con conseguenti riduzioni dei margini di profitto.
Altro elemento - dovranno essere adattate le infrastrutture.
Le stazioni di ricarica oggi sono scarse e si stanno sviluppando troppo lentamente.
Le difficoltà sono tante, ma le aziende automobilistiche hanno dichiarato di voler intraprendere una massiccia campagna per il lancio delle elettriche e delle ibride plug-in.
In ambito di emissioni, l’elettrico tarda ad arrivare come alternativa solida e concreta e nel frattempo la miglior soluzione sembra essere il gas, settore in cui l’Italia al momento è leader nelle infrastrutture e nelle tecnologie, che riduce le emissioni con la necessità di minori investimenti.
